Prof. Ugo Pagallo: Il diritto nell’età dell’informazione

Il diritto nell’età dell’informazione – Il riposizionamento tecnologico degli ordinamenti giuridici tra complessità sociale, lotta per il potere e tutela dei diritti.

Giappichelli Editore – Collana di informatica giuridica Digitalica.

Segnaliamo con grande piacere l’ultimo libro del Prof. Ugo Pagallo, ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Torino, nonché membro del Comitato scientifico della nostra associazione Csig Ivrea-Torino; si tratta di un’opera distribuita con Licenza Creative Commons. Attribuzione – non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Per scaricare il testo occorre registrarsi al sito dell’editore.

Abstract:

Fin dall’inizio della storia, le società umane hanno fatto uso delle tecnologie dell’informazione e pagallocomunicazione (ICT); a partire dalla fondamentale, la scrittura. Per la prima volta nella storia dell’umanità, le società contemporanee dipendono tuttavia dalle ICT e, in generale, dall’informazione come propria risorsa vitale. Il presente volume spiega come i sistemi giuridici siano venuti riposizionandosi di fronte alle profonde trasformazioni in atto. Ciò vale sia riguardo alle autorità che ai fattori di produzione normativa dell’ordinamento, come anche all’intento di reagire alle sfide della rivoluzione tecnologica con le armi stesse della tecnologia. Un esempio di scuola per cogliere questo mutamento in termini di governance, fonti del diritto e design normativo e istituzionale, è dato dalla protezione dei dati personali e con la tutela della privacy. Il diritto nell’età dell’informazione non è infatti che l’interfaccia che media queste due sfere: una nuova dipendenza tecnologica che innesca un’inedita interdipendenza sistemica.

 

Contributo Csig alla consultazione online sulla violenza di genere

Contributo CSIG Ivrea-Torino alla consultazione promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità

Csig, Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, nella persona del presidente Avv. Mauro Alovisio, ha partecipato alla consultazione online sulla violenza di genere, promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità.

consultazione violenza di genere

Riportiamo di seguito il contributo:

Domanda: quali fonti di dati, in aggiunta a quelli forniti dalle amministrazioni giudiziarie e sanitarie, dal servizio “1522” (numero di pubblica utilità contro la violenza di genere e lo stalking), dalle Forze dell’ordine e dai Centri antiviolenza, sono da considerare utili ai fini della costituzione della suddetta “Banca dati”?

Risposta: L’acquisizione dei dati sulle violenze di genere costituisce una tappa fondamentale per interpretare, comprendere, prevenire e contrastare il fenomeno.

Occorrerebbe disporre, nel rigoroso rispetto della normativa privacy, di dati aggiornati, interoperabili ed in open data e stipulare, a tal fine, protocolli di intesa con Università, Centri di ricerca per individuare anche le migliori best practice a livello nazionale, europeo e mondiale.

Occorrerebbe focalizzare gli sforzi sui dati raccolti dai Nuclei di prossimità della polizia municipale, della Polizia postale, Prefettura e dei Centri Antiviolenza, Ordini professionali, CUG e consiglieri di fiducia e approfondire i profili su dove e in quale contesto si siano verificati gli episodi di violenza di genere e quale sia il profilo sociologico degli autori delle violenze.

consultazione violenza genere1

Occorre inoltre fare sistema con tutte le associazioni del Terzo settore particolarmente attive sulle tematiche della violenza di genere.

Si ritiene strategico pubblicare, in un’ottica di trasparenza, anche i dati sui finanziamenti e sui Centri Antiviolenza.

Mauro Alovisio, presidente associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino

Open Government Partnership 2014-2016

Secondo Piano d’azione nazionale Open Government Partnership (OGP) 2014-2016

L’Open  Government  Partnership  (OGP)  è un’iniziativa  multilaterale  dei  Governi  per  la promozione di politiche innovative che rendano le istituzioni pubbliche più aperte e responsabili, realizzando la trasparenza della PA ‐ pubblica amministrazione,  la  lotta  alla  corruzione  e  i principi  della  democrazia  partecipata.  L’OGP  è nata nel 2011 ed è passata da 8 a 64 membri in tre  anni:  i  Governi,  sottoscrivendo  la Dichiarazione  sull’open government,  si impegnano a realizzare gli obiettivi dell’OGP attraverso  alcune  iniziative,  sintetizzate  in  un Piano d’azione, il cui contenuto è stabilito in modo partecipato con  la società civile.

open government

Le azioni di open government  previste nel primo Piano d’azione italiano includevano misure per la  trasparenza,  l’integrità,  la  semplificazione  e politiche  di open data  e a sostegno della collaborazione  e  partecipazione  dei  cittadini all’attuazione delle politiche pubbliche.

Il secondo Piano d’azione OGP è il risultato di un processo di collaborazione e partecipazione che ha  visto  rappresentanti  del  Dipartimento  della funzione  pubblica,  dell’Agenzia  per  l’Italia digitale  (AgID)  e  dell’Autorità  nazionale anticorruzione (A.N.AC.), confrontarsi e lavorare con rappresentanti del la società civile per l’elaborazione e la stesura del documento. Rappresentanti  della  società civile e delle PA hanno raccolto idee, opinioni, suggerimenti ed individuato criticità nelle aree considerate.  Le  aree  tematiche  su  cui  si  è sviluppata  la  discussione  sono:  partecipazione; trasparenzainnovazione  tecnologica integrità ed accountability.
Una bozza del Piano è stata pubblicata on line ed è stata attivata una consultazione pubblica al fine  di  ricevere  un feedback  da parte degli stakeholder della  PA  attraverso  il  portale Partecipa!. La consultazione si è svolta dal 4 al 21 novembre 2014 e ha visto la partecipazione di 40 utenti che hanno espresso 174 voti e 60 commenti.

Csig Ivrea Torino ha partecipato alla consultazione con i seguenti contributi del presidente Avv. Mauro Alovisio e della Dott.ssa Paola Chiesa:consultazione

– appurato che non sono risultate efficaci scadenze e ipotesi di sanzioni, occorre cambiare tattica e e strategia: proporre riduzioni fiscali ed incentivi per i comuni che rilasciano dati open data, possibilità di attivare borse di studio e convenzioni con Centri di ricerca e pubblicare on line i dati connessi ai servizi erogati e puntare al settore turistico e culturale per i quali saranno pianificati finanziamenti europei;
– prevedere un raccordo sinergico fra le varie iniziative di rilascio dei dati a livello dei Comuni con il coinvolgimento dell’Anci al fine di evitare frammentazioni, dispersione di risorse, ridondanze e duplicazioni;

– prevedere l’obbligo di pubblicare on line la cassetta degli attrezzi open data (iter, linee guida, policy, valutazione di impatto privacy, licenze) per il rilascio dei dati ai fini di promuovere la replicabilità delle best practice;

– prevedere la normalizzazione tecnica e l’armonizzazione funzionale di tutti i dati rilasciati dalle PA;

– prevedere l’istituzione di un “numero verde open data” a supporto di aziende e cittadini, per la segnalazione di reiterate inefficienze tecniche e/o funzionali riscontrate sui portali open data;

– attivare forme di consultazione on line e di ingaggio con la popolazione (anche sui social media) al fine di individuare i data set da pubblicare on line;

– prevedere all’interno delle organizzazioni l’obbligo di organizzare la giornata della trasparenza aperta alla cittadinanza, imprese e associazioni, altri enti pubblici con una specifica sessione sugli open data; illustrare le linee guida e policy in materia ed il rilascio dei dati con relativa pubblicazione on line dei report di sintesi e video con relativo form di commenti;

-promuovere concorsi di idee sugli open data nelle scuole;

– attivare partnership e convenzioni con le università e centri di ricerca.

A questo link si può trovare il secondo Piano d’azione OGP nazionale che è stato pubblicato nel dicembre 2014.

 

Contributo Csig alla consultazione sulla crescita digitale

Contributo Csig Ivrea-Torino al Piano AgID “Crescita digitale”

La Presidenza del Consiglio, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Agenzia per l’Italia Digitale e all’Agenzia per la Coesione, ha predisposto i piani «Piano nazionale Banda Ultra Larga» e « Crescita Digitale» per il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale, nell’ambito dell’Accordo di Partenariato 2014-2020.

digitaleLa consultazione pubblica si è conclusa il 20 dicembre 2014.

Csig Ivrea-Torino ha partecipato nelle persone del Presidente, Avv. Mauro Alovisio, e della Dott.ssa Paola Chiesa, con particolare focus sulle azioni infrastrutturali trasversali (patrimonio ICT, data center e cloud), sugli open data, sulla sanità digitale e sui programmi di accelerazione.

E’ disponibile il report della consultazione, comprensivo dei dati sulla partecipazione, delle statistiche relative ai commenti, dei testi e commenti della consultazione.

In data 31 dicembre 2014 si è poi conclusa la consultazione AgID in materia di open data, alla quale Csig Ivrea-Torino ha partecipato insieme a APIHM, Associazione Privacy and Information Healthcare Manager, sottolinenado l’opportunità di promuovere, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, il rilascio di determinate categorie di data set pubblici in modalità open data.

Il testo del contributo inviato è disponibile a questo link.

 

Droni, security e protezione dei dati personali

Italia all’avanguardia nella regolamentazione per l’utilizzo dei droni in ambito civile

Secondo una recente indagine a cura della Doxa Marketing Advice in materia di droni nel nostro paese la protezione dei dati personali-privacy costituisce l’aspetto che preoccupa di più gli Italiani nell’approccio a questi nuovi strumenti tecnologici.

droni

I droni possono, infatti, effettuare, attraverso telecamere e sensori dei trattamenti di dati personali, dati definiti dal codice della Privacy (D.Lgs. 196 del 2003) come qualsiasi informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, sia direttamente (es. volto; voce) che indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale (es. dati delle targhe delle autovetture).

Il regolamento Enac del 1 dicembre 2013 (uno dei primi regolamenti a livello mondale per l’utilizzo dei droni in ambito civile) disciplina, all’art. 22, all’interno della sezione ad oggetto: “Disposizioni Generali per i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto” anche il profilo del trattamento dei dati personali (privacy).

Per continuare la lettura dell’articolo dell’avv. Mauro Alovisio, Presidente di CSIG Ivrea-Torino, sulla rivista telematica “La voce del diritto”, cliccare sul seguente link

Contributo Csig alla consultazione online su La Buona Scuola

 Consultazione pubblica su La Buona Scuola

Csig, Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, ha partecipato alla consultazione pubblica online “La Buona Scuola“, che è stata aperta dal 15 settembre al 15 novembre 2014.

labuonascuola

Qualche numero sulla partecipazione:

207.000 partecipanti online

200.000 partecipanti ai dibattiti sul territorio

1.800.000 partecipanti totali, online e offline

In particolare la consultazione ha avuto ad oggetto 12 punti, tra cui la formazione, l’innovazione, il sistema di valutazione degli insegnanti, il digitale, i dati, la trasparenza, le nuove alfabetizzazioni.

Nel nostro contributo abbiamo richiamato l’attenzione in particolare sui concetti di pari opportunità, bullismo, cyberbullismo, legalità, trasparenza.

Riportiamo il link al contributo di Csig Ivrea-Torino ed ai risultati della consultazione, con focus sul Piano di attuazione

 

Ma la nostra salute non è un segreto?

Dati sulla salute e privacy

Nel mercato dei Big Data, le più ambite sono senza dubbio le informazioni sanitarie. Ma i dati sulla nostra salute sono anche i più sensibili e protetti: quale datore di lavoro ci assumerebbe sapendo che siamo malati? Quale istituto di credito ci concederebbe un mutuo? E chi ci farebbe sottoscrivere una polizza?

Finora abbiamo creduto che almeno i segreti sulla nostra salute fossero al riparo da occhi indiscreti. Una falla del sistema permette di identificare i pazienti. Così datori di lavoro e industrie potrebbero servirsene.

saluteIl punto su ricerca e privacy e sul mercato dei big data in sanità.

Leggi l‘articolo del Corriere della Sera che contiene anche il contributo dell’avv. Mauro Alovisio, Presidente del Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino.

 

Convegno sul cyberbullismo Non bull-arti di me

Arte e attività educative contro il cyberbullismo

Il 10 dicembre 2014 al Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi 3 a Torino, si terrà il convegno sul cyberbullismo “Non bull-arti di me”.

Tra i relatori ci sarà anche il Presidente del Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, avv. Mauro Alovisio, che condurrà il laboratorio dal titolo “Bullismo e cyberbullismo nella rete: strumenti giuridici e il tentativo del codice di autoregolamentazione

Un pomeriggio dedicato alla formazione, allo scambio di buone prassi e al confronto con esperti sul tema del cyberbullismo. Il convegno verrà condotto con la metodologia dell’apprendimento cooperativo (cooperative learning) permettendo ai partecipanti di approfondire, riflettere e confrontarsi in gruppo sui temi proposti dagli esperti.

nonbullartidime

Ciclo di laboratori:

Simona Tirocchi, “Il cyberbullismo nell’era dei social media. Quale Media Education per la prevenzione”?

Valter Bouquié, “L’aggressività digitale: le nuove dinamiche del conflitto; l’esperienza del Protocollo con il Tribunale dei Minori”

Alberto Rossetti, “Cyberbullismo: l’identità è in gioco”

Michele Ferraud, “what’s up online? chi sono e cosa fanno i ragazzi online”

Mauro Alovisio, “Bullismo e cyberbullismo nella rete: strumenti giuridici e il tentativo del codice di autoregolamentazione”

Durante il convegno verranno esposte le opere realizzate dagli Istituti superiori partner del progetto.

Link al video del convegno

Il fattore C in Rete: competenze, conoscenze, consapevolezze

Competenze, conoscenze e consapevolezze nella Rete

Segnaliamo “La Rete ed il fattore C (competenze, conoscenze e consapevolezze)”, il nuovo ebook a cura dell’associazione Wister. Presentazione il 29 ottobre 2014, ore 11.30, presso la Sala Caduti di Nassiriya in Senato, a Roma.

 rete e fattore CTale volume nasce a seguito degli incontri e dei learning meeting gratuiti promossi dalla rete Wister-SGI che hanno visto alternarsi in platea docenti, genitori, educatori, studenti e amministratori.

All’interno del volume è presente il contributo del Presidente di CSIG Ivrea-Torino, avv. Mauro Alovisio, ad oggetto: “Il cyberbullismo: scenari e profili giuridici ed il tentativo di codice di autoregolamentazione“.

Per maggiori informazioni clicca qui

Dichiarazione dei diritti in Internet: consultazione pubblica

Partecipazione alla consultazione pubblica sulla bozza della Dichiarazione dei diritti in Internet

Il CSIG Ivrea-Torino partecipa alla Consultazione Pubblica sulla bozza della Dichiarazione dei diritti in Internet, promossa dalla Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet, pubblicata sul sito della Camera e anche nella piattaforma dei Media Civici. cconsultazione internet

Il testo della bozza si trova a questo link

Per partecipare alla Consultazione: http://camera.civi.ci/

Il testo della bozza è suddiviso in quattordici punti:

1. Riconoscimento e garanzia dei dirittti; 2. Diritto di accesso; 3. Neutralità della rete; 4. Tutela dei dati personali; 5. Diritto all’autodeterminazione informativa; 6. Inviolabilità dei sistemi e domicili informatici; 7. Trattamenti automatizzati; 8. Diritto all’identità; 9. Anonimato; 10. Diritto all’oblio; 11. Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme; 12. Sicurezza in rete; 13. Diritto all’educazione; 14. Criteri per il governo della rete;

Lasciateci un vostro commento, entro il 15.02.2015, se volete contribuire con noi alla consultazione (che chiuderà il 27.02.2015).

info@csigivreatorino.it