Contributo del CSIG allo Schema di Linee guida in materia di whistleblowing sui canali interni di segnalazione adottato dall’ANAC il 07/11/2024

Pubblichiamo il contributo del CSIG sullo schema di Linee guida Whistleblowing, attinenti ai canali interni di segnalazione interna poste in consultazione, riportando nell’ultima colonna a destra gli aspetti che CSIG ha posto all’attenzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione

 

Il testo integrale del contributo inviato da Csig Ivrea-Torino è consultabile al seguente link.

 

Invito a Seminari e Tavole rotonde su privacy, Gdpr e sicurezza

L’associazione CSIG Ivrea-Torino ha il piacere di segnalare e invitarVi a questi due seminari pomeridiani, che si svolgeranno al Campus in Lungo Dora Siena 100, nei pomeriggi di giovedì 26 settembre  e lunedì 30 settembre, dalle ore 15 alle ore 19:30.

Si tratta di  un prezioso momento di confronto e di  riflessione sui profili applicativi del regolamento privacy europeo  Gdpr e sicurezza informatica nelle imprese, nella PA  e nella sanità elettronica con professori, esperti, informatici.

I seminari sono organizzati dall’associazione  di giovani studenti Elsa e dall’associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino (CSIG).

È stato ottenuto accreditamento crediti formativi per avvocati.

I seminari si svolgeranno nella Sala Lauree Blu del Campus Luigi Einaudi – Lungo Dora Siena 100/A a Torino

Per iscriversi al seminario di giovedì 26 settembre entrare nel seguente link

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-gdpr-e-sicurezza-elsa-e-csig-26-settembre-2019-ore-15-cle-72911519317?fbclid=IwAR0mH273OHqSiw-1vDkbywr5phe3NgR0u51eeEb4nCU75DM7m–ctzCCoTc

Per iscriversi al seminario di lunedì 30 settembre entrare nel seguente link.

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-30-settembre-gdpr-e-sicurezza-csig-e-elsa-73618764707

Qui sotto la locandina degli eventi.

GDPR E SICUREZZA INFORMATICA_30 settembre

I Mercoledì di Nexa: trasparenza on line e lo strumento del FOIA.

Mercoledì 9 gennaio 2019, dalle ore 18 alle ore 20, per il ciclo di incontri “I Mercoledì di Nexa” (ogni 2° mercoledì del mese), come 115° Mercoledì di Nexa si svolgerà l’incontro dal titolo: “Trasparenza on line e lo strumento del FOIA. Dialogo con i cittadini: scenari e impatto applicativo”
Introduce e coordina: Avv. Mauro Alovisio (Fellow Centro Nexa)

Live streaming: http://nexa.polito.it/upcoming-events
URL dell’incontro: http://nexa.polito.it/mercoledi-115

Per registrarsi all’evento:

https://www.eventbrite.com/e/trasparenza-on-line-e-lo-strumento-del-foia-dialogo-con-i-cittadini-scenari-e-impatto-applicativo-tickets-54305397907 utm_source=eb_email&utm_medium=email&utm_campaign=new_event_email&utm_term=viewmyevent_button

Come raggiungerci:

Centro Nexa su Internet e Società
Politecnico di Torino, Via Boggio 65/a, Torino (1° piano)

scarica la mappa in PDF (464 KB) o vai alla nostra pagina dei contatti
https://nexa.polito.it/nexacenterfiles/mappa.pdf

Il panorama normativo italiano contempla diversi meccanismi di accesso a dati e documenti detenuti dalla pubblica amministrazione. L’Accesso Civico Generalizzato o Freedom of Information Act (FOIA introdotto dal d.lgs. n. 97/2016) è il più recente e, per molti versi, anche il più controverso dei meccanismi di accesso.
Nella gestione di questo particolare procedimento, l’opportunità di alimentare partecipazione e controllo diffuso a beneficio della collettività sovente confligge con la necessità di tutelare interessi pubblici e privati oppure con la protezione dei dati personali.
Il legislatore ha individuato esclusioni e limiti all’accesso, ma non ha fornito particolari strumenti per la gestione del processo decisionale , il quale risulta spesso estremamente dilemmatico e altamente discrezionale.
Il seminario sarà un’occasione per discutere dei pregi e delle ombre del FOIA con gli autori Massimo Di Rienzo e Andrea Ferrarini. Illustrare uno dei primi volumi in materia che costituisce un manuale operativo e che guida le amministrazioni a orientare dipendenti pubblici alle prese con la complessità della gestione delle istanze di accesso civico generalizzato.
Durante l’incontro saranno presentati gli strumenti di analisi (la checklist, il test di pregiudizio, il test di interesse pubblico e il bilanciamento) e sarà approfondito il rapporto tra privacy e trasparenza con presentazione di casi concreti e provvedimenti del Garante privacy.

Biografia
Mauro ALOVISIO è Fellow del Centro Nexa e laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Torino. Si è specializzato in diritto per la protezione dei dati personali e diritto delle nuove tecnologie. Attualmente lavora presso l’Università degli Studi di Torino, professore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano. Nel corso della sua attività professionale si è occupato di temi quali privacy e riorganizzazione della pubblica amministrazione attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Mauro è Presidente del Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino.

Massimo Di Rienzo, fondatore di @spazioetico, formatore e consulente per la pubblica amministrazione.

Andrea Ferrarini si occupa prevalentemente di prevenzione della corruzione e trasparenza presso Regioni ed Enti Locali.

Letture consigliate e link utili:
– Raffaele Cantone e Chiarloni, Corruzione e anticorruzione. Dieci lezioni, Feltrinelli 2018.
– Diana-Urania Galetta, Accesso civico generalizzato , rivista Federalismi 2018.
– Cosimo Tommasi, , Le prospettive del nuovo diritto di accesso civico generalizzato, Federalismi 2018.
– Ida Angela Nicotra, L’Autorità Nazionale Anticorruzione. Tra prevenzione e attività regolatoria, Giappichelli 2016.
– Benetto Ponti (curatore), Nuova trasparenza amministrativa e libertà di accesso alle informazioni, Maggioli 2017.

Che cosa sono il Centro Nexa e i cicli di incontri “Mercoledì di Nexa” e “Nexa Lunch Seminar”
Il Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino (Dipartimento di Automatica e Informatica) è un centro di ricerca indipendente e interdisciplinare che studia Internet e il suo effetto sulla società. Maggiori informazioni all’indirizzo: http://nexa.polito.it/about.

Durante i “Mercoledì di Nexa”, che si tengono ogni 2° mercoledì del mese alle ore 18 in punto, il Centro Nexa su Internet e Società apre le sue porte non solo agli esperti e a tutti coloro i quali lavorano con Internet, ma anche a semplici appassionati e cittadini. Il ciclo di incontri intende approfondire, con un linguaggio preciso ma divulgativo, i temi legati alla Rete: motori di ricerca, Creative Commons, social networks, open source/software libero, neutralità della rete, libertà di espressione, privacy, file sharing, big e open data, smart cities e molto altro.
Al centro di quasi tutti gli incontri, un ospite pronto a dialogare con i direttori del Centro Nexa, il Prof. Juan Carlos De Martin del Politecnico di Torino e il Prof. Marco Ricolfi dell’Università di Torino, nonché lo staff e i Fellows del Centro Nexa.

Maggiori informazioni sui Mercoledì di Nexa, incluso un elenco di tutti i “Mercoledì” passati, sono disponibili all’indirizzo: http://nexa.polito.it/mercoledi.

Si segnala inoltre che dal maggio 2012, ogni 4° mercoledì del mese dalle ore 13 alle ore 14 il Centro Nexa organizza anche i “Nexa Lunch Seminar”.

Una lista di tutti i “Lunch Seminar” passati è disponibile all’indirizzo: http://nexa.polito.it/lunch-seminars.

Per restare aggiornati sulle attività del Centro Nexa su Internet & Società, seguiteci su:

– Twitter: @nexacenter
– Facebook: http://facebook.com/nexa.center
– Mailing list degli annunci Nexa: https://server-nexa.polito.it/cgi-bin/mailman/listinfo/ne

Intervista sul Corriere della Sera (Milano)

Il 6 agosto 2018 è stata pubblicata l’intervista del Corriere della Sera di Milano al Presidente CSIG, l’Avvocato Mauro Alovisio, dal titolo “Servono un dialogo con il Garante, verifiche e formazione del personale“.

“Il progresso della medicina è legato alla circolazione e condivisione delle informazioni sanitarie. Ma non si può prescindere dal rispetto della protezione dei dati personali, nonché dall’analisi e dalla valutazione dei rischi che possono derivare dal loro uso improprio. Va assicurata, dunque, l’adozione di adeguate misure di sicurezza organizzativa e informatica. Fondamentale è, inoltre, l’obbligo di collaborazione con l’Autorità garante per la protezione dei dati personali, con la quale deve essere instaurato un dialogo trasparente». L’avvocato Mauro Alovisio è il presidente del Centro studi di informatica giuridica di Ivrea-Torino: “Regione Lombardia dovrà controllare costantemente l’utilizzo dei dati e garantire, come ben specificato nella delibera approvata, che l’utilizzo delle informazioni sia senza fini di lucro. Ci dovranno essere verifiche ripetute nel tempo per garantire che i dati siano effettivamente anonimi”. Per l’avvocato un aspetto da non trascurare è la formazione professionale di chi maneggerà i dati: “Le informazioni devono essere trattate con rigore e cura, nel rispetto dei principi di deontologia, fondamento del rapporto di fiducia dei pazienti con le istituzioni”.

Il link diretto all’articolo qui sotto.

https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_agosto_06/milano-alovisio-servono-dialogo-il-garante-verifiche-formazione-personale-303a6a2e-9938-11e8-93a8-0c8df24d38b5.shtml

Torino, 30 ottobre 2017, seminario ad oggetto: “Giornalismo e privacy”

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Vi segnaliamo interessante seminario gratuito accreditato per la formazione obbligatoria dei giornalisti ad oggetto: “Privacy e giornalismo” che si terrà il prossimo 30 ottobre dalle ore 15 alle ore 19 presso la   sala lauree Blu, Campus Luigi Einaudi dell’Università degli Studi di Torino

Saluti iniziali:  Anna Masera, La Stampa

Diritto all’oblio e media: le nuove tecnologie

Prof. Francesco Pizzetti, Università degli Studi di Torino

Il codice  deontologico giornalisti: dal Codice della privacy al regolamento privacy europeo

Prof .Marco Orofino , Università degli Studi di Milano

I social watchdogs ed il Data protection Officer (DPO): tra trasparenza e riservatezza

Prof. Sergio Foà

Data breach Notification

Avv. Mauro Alovisio , Università degli Studi di Torino

presidente associazione Centro Studi di informatica Giuridica di Ivrea Torino

Questioni e domande

 

 

Csig Ivrea-Torino lancia l’appello #openstazioni

Appello #openstazioni: open data per le piccole stazioni in comodato gratuito

 

Alla Rete Ferroviaria Italiana Spa
Direzione Territoriale
Regionale

p.c. alle Ferrovie dello Stato

Torino, 5 luglio 2015

Oggetto: Progetto “Piccole stazioni in comodato” gratuito, appello per il rilascio di open data per la rifunzionalizzazione dei locali.

Gent.me/mi
siamo  una rete di associazioni interdisciplinari senza finalità di lucro impegnate nel settore dell’informatica  e dei diritti digitali, imprenditori e  cittadini. Nel complimentarci per  il prezioso progetto  per il riutilizzo delle  Stazioni dismesse, consultabile a questo link, intendiamo con la presente segnalare, in ottica migliorativa, alcune criticità:

i dati delle stazioni impresenziate sulla rete ferroviaria italiana sono contenuti attualmente all’interno di un file pdf; tali dati non sono aggiornati e sono incompleti, carenti  e privi di un’utilità concreta per i cittadini, associazioni, amministratori e imprese. Mancano, infatti, le specifiche sullo stato e dimensioni dettagliate degli immobili, quali superficie calpestabile, cortile, piani, servizi, pertinenze, impiantistica, planimetrie, oltre a immagini utili a rappresentarne lo stato di conservazione.

stazione_

Ci rendiamo conto della complessità gestionale e della novità del rilascio in comodato dei locali in oggetto, ma riteniamo che, senza la pubblicazione dei sopra citati dati, non si eroghi un buon servizio alla cittadinanza. Un’associazione che abbia intenzione di svolgervi qualsiasi attività, ad esempio per bambini, giovani o anziani, non è in grado, alla luce dei dati pubblicati, di elaborare alcuna bozza di studio di fattibilità del progetto, nessuna comparazione utile fra le varie sedi e deve contattare i vostri uffici, con ovvia dispersione reciproca di tempo ed energie.

Si osserva che le stazioni ferroviarie costituiscono un patrimonio immobiliare della collettività e come tale le Reti ferroviarie sono tenute a pubblicare on line i dati nel rispetto del testo unico in materia di trasparenza amministrativa (D. Lgs. n. 33 del 2013).

Si evidenzia che la pubblicazione completa e aggiornata dei sopra citati dati potrebbe costituire la base per la creazione di nuovi servizi e di nuove imprese con concrete ricadute occupazionali sulle comunità territoriali.

Si propone a tal fine, un incontro della vostra direzione con le associazioni firmatarie della presente nota per esaminare la relativa problematica e le relative possibili soluzioni.
Si suggerisce di coinvolgere università, scuole e centri  di ricerca che possono avere al proprio interno, professori, ricercatori e studenti che, alla luce delle best pratice nazionali ed europee, possono accompagnare il vostro prestigioso ente nel complesso percorso verso la trasparenza e gli open data.
Alcune associazioni (tra cui il Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino) hanno proposto la liberazione dei dati delle stazioni dismesse tra le azioni prioritarie all’interno della consultazione on line promossa dall’Agenzia per l’Italia Digitale in materia di open data.

Confidiamo nel vostro cortese e sollecito riscontro alla presente. Dato l’interesse e la conseguente aspettativa suscitati dalla vostra pregevole iniziativa, le associazioni e i singoli cittadini firmatari del presente appello, si riservano di inoltrare una richiesta di accesso civico ai sensi del D. Lgs. n. 33 del 2013 ad oggetto i sopra citati dati immobiliari e i relativi procedimenti amministrativi connessi (tempistiche e responsabile del procedimento) e conoscere quali sono i soggetti beneficiari dei locali in comodato (sul vostro sito è riportato che il numero di contratti di comodato gratuito attivi al 2014 è pari a 510). community

Il presente appello è pubblicato on line sul blog della nostra associazione, csigivreatorino.it ed è aperto ad ulteriori adesioni da parte di associazioni, enti, imprese e cittadini.

Chiunque sia interessato ad aderire, è invitato a scrivere nei commenti al presente post il proprio nome e cognome.

Hanno partecipato alla redazione del presente contributo:

Mauro Alovisio; Paola Chiesa (Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino)
Elia Bellussi (Associazione Museo Piemontese dell’Informatica – Mupin)

Riutilizzo dell’informazione del settore pubblico

Attuazione di direttiva europea in materia di riutilizzo dell’informazione del settore pubblico  (decreto legislativo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione  Maria Anna Madia,  ha approvato in via definitiva un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2013/37/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che modifica la direttiva 2003/98/CE.info
La direttiva stabilisce un insieme minimo di norme che disciplinano il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico e i mezzi pratici per facilitare il riutilizzo dei documenti esistenti detenuti da enti pubblici degli Stati membri. Con l’attuazione della direttiva si stabilisce in modo chiaro l’obbligo per gli Stati membri di rendere riutilizzabili tutti i documenti a meno che l’accesso sia limitato o escluso ai sensi delle disposizioni nazionali sull’accesso agli atti e fatte salve le altre eccezioni stabilite dalla direttiva stessa.  Tra le altre cose il decreto legislativo, che ha acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali, prevede:

  • che vengano inclusi nell’ambito di applicazione della direttiva i documenti i cui diritti di proprietà intellettuale siano detenuti da biblioteche, da musei e da archivi, qualora il loro riutilizzo sia autorizzato;
  • che gli Stati membri incoraggino l’uso di licenze aperte disponibili on-line, anche al fine di conferire diritti di riutilizzo più ampi e che si basino sui principi dei dati aperti;
  • che la riutilizzabilità sia gratuita o connessa ai soli costi marginali sostenuti per la riproduzione che saranno determinati dall’Agenzia per l’Italia digitale. Sono disciplinati anche i casi in cui è possibile applicare costi superiori a quelli marginali.

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri.

Csig e la consultazione ANAC sulla prevenzione della corruzione nelle partecipate dalla PA

Consultazione ANAC su schema di delibera «Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici»

L’associazione interdisciplinare senza finalità di lucro Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino,  in collaborazione con il Comitato AICQ Qualità del software e dei Servizi ICT, ha partecipato alla consultazione in oggetto indetta dall’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione.

La direttiva costituisce un prezioso strumento finalizzato a rafforzare i presidi di controllo e contrasto a fenomeni lesivi dell’interesse pubblico e della corretta gestione delle risorse nelle società e negli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amminisrazioni.man

In ottica migliorativa, sono state proposte note e modifiche nelle sezioni rubricate:

  • 2.1.1. “Piano triennale di prevenione della corruzione
  • 2.1.2 “Responsabile della prevenzione della corruzione
  • 2.1.3. “La trasparenza
  • Allegato 1) 6) “Bilancio (art. 29, d.lgs. 33/2013)

Il testo integrale del contributo inviato da Csig Ivrea-Torino è consultabile al seguente link.

Open Government Partnership 2014-2016

Secondo Piano d’azione nazionale Open Government Partnership (OGP) 2014-2016

L’Open  Government  Partnership  (OGP)  è un’iniziativa  multilaterale  dei  Governi  per  la promozione di politiche innovative che rendano le istituzioni pubbliche più aperte e responsabili, realizzando la trasparenza della PA ‐ pubblica amministrazione,  la  lotta  alla  corruzione  e  i principi  della  democrazia  partecipata.  L’OGP  è nata nel 2011 ed è passata da 8 a 64 membri in tre  anni:  i  Governi,  sottoscrivendo  la Dichiarazione  sull’open government,  si impegnano a realizzare gli obiettivi dell’OGP attraverso  alcune  iniziative,  sintetizzate  in  un Piano d’azione, il cui contenuto è stabilito in modo partecipato con  la società civile.

open government

Le azioni di open government  previste nel primo Piano d’azione italiano includevano misure per la  trasparenza,  l’integrità,  la  semplificazione  e politiche  di open data  e a sostegno della collaborazione  e  partecipazione  dei  cittadini all’attuazione delle politiche pubbliche.

Il secondo Piano d’azione OGP è il risultato di un processo di collaborazione e partecipazione che ha  visto  rappresentanti  del  Dipartimento  della funzione  pubblica,  dell’Agenzia  per  l’Italia digitale  (AgID)  e  dell’Autorità  nazionale anticorruzione (A.N.AC.), confrontarsi e lavorare con rappresentanti del la società civile per l’elaborazione e la stesura del documento. Rappresentanti  della  società civile e delle PA hanno raccolto idee, opinioni, suggerimenti ed individuato criticità nelle aree considerate.  Le  aree  tematiche  su  cui  si  è sviluppata  la  discussione  sono:  partecipazione; trasparenzainnovazione  tecnologica integrità ed accountability.
Una bozza del Piano è stata pubblicata on line ed è stata attivata una consultazione pubblica al fine  di  ricevere  un feedback  da parte degli stakeholder della  PA  attraverso  il  portale Partecipa!. La consultazione si è svolta dal 4 al 21 novembre 2014 e ha visto la partecipazione di 40 utenti che hanno espresso 174 voti e 60 commenti.

Csig Ivrea Torino ha partecipato alla consultazione con i seguenti contributi del presidente Avv. Mauro Alovisio e della Dott.ssa Paola Chiesa:consultazione

– appurato che non sono risultate efficaci scadenze e ipotesi di sanzioni, occorre cambiare tattica e e strategia: proporre riduzioni fiscali ed incentivi per i comuni che rilasciano dati open data, possibilità di attivare borse di studio e convenzioni con Centri di ricerca e pubblicare on line i dati connessi ai servizi erogati e puntare al settore turistico e culturale per i quali saranno pianificati finanziamenti europei;
– prevedere un raccordo sinergico fra le varie iniziative di rilascio dei dati a livello dei Comuni con il coinvolgimento dell’Anci al fine di evitare frammentazioni, dispersione di risorse, ridondanze e duplicazioni;

– prevedere l’obbligo di pubblicare on line la cassetta degli attrezzi open data (iter, linee guida, policy, valutazione di impatto privacy, licenze) per il rilascio dei dati ai fini di promuovere la replicabilità delle best practice;

– prevedere la normalizzazione tecnica e l’armonizzazione funzionale di tutti i dati rilasciati dalle PA;

– prevedere l’istituzione di un “numero verde open data” a supporto di aziende e cittadini, per la segnalazione di reiterate inefficienze tecniche e/o funzionali riscontrate sui portali open data;

– attivare forme di consultazione on line e di ingaggio con la popolazione (anche sui social media) al fine di individuare i data set da pubblicare on line;

– prevedere all’interno delle organizzazioni l’obbligo di organizzare la giornata della trasparenza aperta alla cittadinanza, imprese e associazioni, altri enti pubblici con una specifica sessione sugli open data; illustrare le linee guida e policy in materia ed il rilascio dei dati con relativa pubblicazione on line dei report di sintesi e video con relativo form di commenti;

-promuovere concorsi di idee sugli open data nelle scuole;

– attivare partnership e convenzioni con le università e centri di ricerca.

A questo link si può trovare il secondo Piano d’azione OGP nazionale che è stato pubblicato nel dicembre 2014.

 

Contributo Csig alla consultazione online su La Buona Scuola

 Consultazione pubblica su La Buona Scuola

Csig, Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, ha partecipato alla consultazione pubblica online “La Buona Scuola“, che è stata aperta dal 15 settembre al 15 novembre 2014.

labuonascuola

Qualche numero sulla partecipazione:

207.000 partecipanti online

200.000 partecipanti ai dibattiti sul territorio

1.800.000 partecipanti totali, online e offline

In particolare la consultazione ha avuto ad oggetto 12 punti, tra cui la formazione, l’innovazione, il sistema di valutazione degli insegnanti, il digitale, i dati, la trasparenza, le nuove alfabetizzazioni.

Nel nostro contributo abbiamo richiamato l’attenzione in particolare sui concetti di pari opportunità, bullismo, cyberbullismo, legalità, trasparenza.

Riportiamo il link al contributo di Csig Ivrea-Torino ed ai risultati della consultazione, con focus sul Piano di attuazione