#TIMGirlsHackathon, inventrici di app

#TIMGirlsHackathon, una maratona sulla programmazione al femminile.

Il 15 gennaio si è svolta in 4 città italiane  – Torino, Venezia, Catania e Napoli – la seconda edizione della   #TIMGirlsHackathon. La prima si era svolta a novembre a Milano, Roma e Bologna.
L’evento promosso da TIM in collaborazione con Codemotion, ha l’obiettivo di avvicinare le ragazze al “coding” e contribuire a ridurre il gap digitale,  utilizzando la modalità dell’hackathon   che sta per hacker marathon, ovvero una no-stop di sviluppo software a squadre.
Utilizzando  App Inventor, un ambiente di sviluppo software creato dal  MIT, è possibile anche per chi non ha particolari competenze informatiche, sviluppare semplici applicazioni da usufruire su piattaforme mobili.
Nell’arco di 7 ore le ragazze che si sono iscritte alla maratona, hanno imparato i rudimenti di app inventor  – con il supporto dei mentor messi a disposizione da CodeMotion – per sviluppare un’app che promuovesse l’uso consapevole del web e il contrasto al cyberbullismo. coding
Eleonora Pantò, componente del Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino e membro della  giuria di Torino, ha assistito alla presentazione  dei lavori da parte delle 13 squadre, tutte intitolate ad una Musa della Matematica (si consiglia al riguardo l’interessante applicazione Muse della MIST ,  di Adriano Parracciani), per un totale di circa 70 ragazze.
Quasi tutte le app sviluppate erano orientate  a supportare le vittime, attraverso la possibilità di condividere storie  fra pari;  qualcuno ha  previsto l’intervento di soggetti esterni fornendo i  riferimenti;  una app prevedeva anche la possiblità di coinvolgere il   potenziale aggressore per farlo riflettere su quanto stava accadendo. Tutte le app prevedevano anche contenuti informativi: le ragazze erano preparate sul tema e anche emotivamente coinvolte nel raccontare casi di cui erano a conoscenza.
La conoscenza e la riconoscibilità di certi comportamenti abusanti è sicuramente un primo passo per  difendersi, ma il messaggio che si è cercato di trasmettere è che i giovani  – e in questo caso specifico, le ragazze  – devono trovare o ri-trovare, la propria autostima,   senza timore di farsi avanti,  né di  dover raccontare qualche fallimento.
E’ importante che eventi come questo si moltiplichino, affinché  le ragazze non rinuncino a capire “come funziona” o   pensino  “non fa per me”. Il futuro non può perdersi il loro contributo.

Contributo Csig alla consultazione online su La Buona Scuola

 Consultazione pubblica su La Buona Scuola

Csig, Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, ha partecipato alla consultazione pubblica online “La Buona Scuola“, che è stata aperta dal 15 settembre al 15 novembre 2014.

labuonascuola

Qualche numero sulla partecipazione:

207.000 partecipanti online

200.000 partecipanti ai dibattiti sul territorio

1.800.000 partecipanti totali, online e offline

In particolare la consultazione ha avuto ad oggetto 12 punti, tra cui la formazione, l’innovazione, il sistema di valutazione degli insegnanti, il digitale, i dati, la trasparenza, le nuove alfabetizzazioni.

Nel nostro contributo abbiamo richiamato l’attenzione in particolare sui concetti di pari opportunità, bullismo, cyberbullismo, legalità, trasparenza.

Riportiamo il link al contributo di Csig Ivrea-Torino ed ai risultati della consultazione, con focus sul Piano di attuazione

 

Convegno sul cyberbullismo Non bull-arti di me

Arte e attività educative contro il cyberbullismo

Il 10 dicembre 2014 al Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi 3 a Torino, si terrà il convegno sul cyberbullismo “Non bull-arti di me”.

Tra i relatori ci sarà anche il Presidente del Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, avv. Mauro Alovisio, che condurrà il laboratorio dal titolo “Bullismo e cyberbullismo nella rete: strumenti giuridici e il tentativo del codice di autoregolamentazione

Un pomeriggio dedicato alla formazione, allo scambio di buone prassi e al confronto con esperti sul tema del cyberbullismo. Il convegno verrà condotto con la metodologia dell’apprendimento cooperativo (cooperative learning) permettendo ai partecipanti di approfondire, riflettere e confrontarsi in gruppo sui temi proposti dagli esperti.

nonbullartidime

Ciclo di laboratori:

Simona Tirocchi, “Il cyberbullismo nell’era dei social media. Quale Media Education per la prevenzione”?

Valter Bouquié, “L’aggressività digitale: le nuove dinamiche del conflitto; l’esperienza del Protocollo con il Tribunale dei Minori”

Alberto Rossetti, “Cyberbullismo: l’identità è in gioco”

Michele Ferraud, “what’s up online? chi sono e cosa fanno i ragazzi online”

Mauro Alovisio, “Bullismo e cyberbullismo nella rete: strumenti giuridici e il tentativo del codice di autoregolamentazione”

Durante il convegno verranno esposte le opere realizzate dagli Istituti superiori partner del progetto.

Link al video del convegno

Contributo Csig alla consultazione su PA e smart city

Consultazione su “Raccomandazioni alla pubblica amministrazione per la definizione e sviluppo di un modello tecnologico di riferimento per le smart city”

L’associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, in riferimento alla consultazione pubblica ad oggetto il documento “Raccomandazioni alla pubblica amministrazione per la definizione e sviluppo di un modello tecnologico di riferimento per le smart city” sottopone ad DigitPa entro la data prevista del 19 agosto p.v. alcune brevi osservazioni in modo da contribuire alla diffusione della cultura e dell’innovazione in ambito digitale.