Contributo dell’associazione alla consultazione whistleblowing

La nostra associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino ha partecipato alla consultazione pubblica promossa dall’autorità nazionale anticorruzione oggetto:  “Schema di Linee guida in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali – procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne”, il cosiddetto whistleblowing.
Hanno partecipato alla consultazione;
– Mauro Alovisio
– Giulio Ellese
– Salvatore  Maugeri
– Gabriella Molinelli
– Cristiano Ornaghi
E’ possibile consultare e scaricare il contributo edito con licenza creative commons al seguente link

Contributo per consultazione in materia di cybercrime

Consultazione pubblica Framework Nazionale per la Cyber Security

Il Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, in sinergia con il Comitato Qualità del Software e dei Servizi dell’Associazione Italiana Cultura Qualità, ha partecipato alla prima consultazione online in materia di cybercrime promossa dal CIS-Sapienza e dal Laboratorio Nazionale di Cyber Security. Il documento è disponibile a questo link. cyber-crime

Lo scopo della consultazione è quello di offrire alle organizzazioni un approccio omogeneo per affrontare la cyber security, al fine di ridurre il rischio legato alla minaccia cyber. L’approccio del framework è intimamente legato a una analisi del rischio e non a standard tecnologici. Il Framework Nazionale intende offrire una guida per incrementare il livello di cyber security per la Piccola Media Impresa italiana e raccomandazioni per il top management di grandi aziende e infrastrutture critiche su come organizzare processi di cyber security risk management.

Consultazione sulle social media policy del MEF

Contributo Csig Ivrea-Torino alla consultazione promossa dal MEF sulle social media policy

Il Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino ha partecipato con un proprio contributo alla consultazione pubblica promossa dal MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulle proprie social media policy, interne ed esterne. socmed

Il contributo ha richiamato in particolare l’attenzione sui profili di trasparenza, inclusione, privacy, libertà d’espressione, coerenza tra finalità della presenza dell’Ente sui canali social e la conseguente scelta della piattaforma da utilizzare.

Al contributo hanno partecipato: Mauro alovisio, Paola Chiesa, Franco Papalia, Riccardo Abeti.

Il contributo è consultabile a questo link

Gli Open Data in ambito parlamentare

Presentazione studio sugli Open Data in ambito parlamentare

Il 28 maggio 2015 verrà presentato a ForumPA il dossier “Gli Open Data in ambito parlamentare”, che è il risultato di uno studio condotto dal Centro Nexa Internet & Società del Politecnico di Torino in cooperazione con i Servizi Informatica della Camera e del Senato. Lo studio è finalizzato ad analizzare il “fenomeno Open Data” dal particolare punto di vista del Parlamento che, per le sue finalità istituzionali, è sia fruitore che produttore di dati aperti e a diffonderne la conoscenza presso i cittadini, i soggetti interessati ai temi parlamentari e i potenziali sviluppatori di applicazioni web che possano approfondire aspetti diversi e specifici della vita parlamentare.

Programma dell’evento a ForumPA.

Link al rapporto

Sulla tematica degli Open Data nella Pubblica Amministrazione, recentemente  il Centro Studi  Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, in collaborazione con  l’Associazione Italiana Cultura Qualità e lo stesso Centro Nexa, ha partecipato alla consultazione pubblica, conclusa il 31/3/15, sulla “Bozza di Dichiarazione dei diritti in Internet” redatta dalla Commissione di studio istituita presso la Camera dei Deputati.

Testo del contributo relativo alla proposta di modifica dell’art. 14. “Criteri per il governo della rete”

Nota esplicativa su Open Data

Contributo alla bozza di regolamento Enac sui droni

Commenti alla bozza di regolamento Enac Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto Ed.2 – 20 aprile 2015

L’associazione Centro Studi di informatica Giuridica di Ivrea-Torino  e l’associazione Unione Avvocati Europei (UAE), hanno partecipato alla consultazione pubblica promossa da Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ad oggetto: la bozza di regolamento Enac – Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto. Tale iniziativa è pregevole in quanto  accompagna gli operatori ed i cittadini negli adempimenti in materia di droni, un settore in enorme sviluppo. drone

Csig Ivrea-Torino e UAE hanno partecipato anche alla precedente consultazione dell’Enac in materia, con parere del 26 luglio 2014.

Il testo integrale dei commenti presentati congiuntamente da Cisg Ivrea-Torino e UAE è consultabile al seguente link.

 

 

Report consultazione sul patrimonio informativo pubblico

Report della consultazione pubblica avviata da AgID sulle tipologie di dati da rendere disponibili secondo i principi dell’Open Data

Il 30 novembre 2014 l’AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, ha avviato una consultazione pubblica per definire l’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico per il 2015, open data, a partire dalle esigenze di cittadini, professionisti ed imprese. E’ disponibile il report della consultazione. I risultati sono ora in fase di elaborazione da parte dell’Agenzia, che ha nel frattempo avviato la predisposizione del Rapporto di monitoraggio per il riscontro dei data set indicati nell’Agenda 2014.

L’Agenzia ha infatti il compito di promuovere le politiche nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e di indirizzare le amministrazioni verso un processo di produzione e rilascio dei dati pubblici standardizzato e interoperabile su scala nazionale.

consultazione

Csig Ivrea-Torino ha partecipato con un proprio contributo, nel quale si propone di promuovere, nel pieno rispetto della normativa privacy, il rilascio di alcuni data set in modalità open data, tra i quali i dati sui servizi sanitari erogati, sulla giustizia, sulla formazione, istruzione e occupazione delle donne, sugli immobili delle stazioni ferroviarie dismesse, i dati demografici, sul turismo. Link al contributo integrale di Csig Ivrea-Torino.

Bozza di Dichiarazione dei diritti in Internet: punti di forza e limiti

72° mercoledi Nexa Torino – Tavola rotonda sulla bozza di Dichiarazione dei diritti in Internet

In occasione del 72°Mercoledì di Nexa, in data 11 febbraio 2015 si è discussa la bozza della “Dichiarazione dei diritti in Internet”, resa pubblica il 13 ottobre 2014 dalla Camera dei Deputati durante la riunione dei parlamenti europei che si è svolta nell’ambito della Presidenza semestrale italiana del Consiglio dell’Ue e al momento sottoposta a consultazione pubblica.

Sono intervenuti alla tavola rotonda  il Prof. Juan Carlos De Martin, co-direttore del Centro Nexa su Internet & Società, che ha condotto l’incontro, il Prof. Ugo Pagallo, l’Avv. Monica Senor (fellow Centro Nexa e componente del Comitato Scientifico di Csig Ivrea-Torino), l’Avv. Mauro Alovisio (fellow Centro Nexa e presidente di Csig Ivrea-Torino),  l’Avv. Carlo Blengino, l’Avv. Marco Ciurcina e l‘Avv. Giovanni Battista Gallus.

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L’intervento dell’Avv. Alovisio ha fornito spunti di riflessione e proposte di approfondimento sul diritto all’educazione, sulla pubblica amministrazione ed Internet, sul diritto all’autodeterminazione informativa. Qui le slide dell’intervento.

 Fino al 31 marzo 2015 sulla piattaforma camera.civi.ci sarà possibile contribuire direttamente con i propri commenti al testo della bozza della Dichiarazione. Dopo la consultazione tutti i contributi pervenuti verranno valutati dalla commissione di studio che poi pubblicherà sulla piattaforma camera.civici un documento di sintesi. A seguire la commissione formulerà il testo definitivo della Dichiarazione dei diritti in Internet.

Contributo Csig alla consultazione online sulla violenza di genere

Contributo CSIG Ivrea-Torino alla consultazione promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità

Csig, Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, nella persona del presidente Avv. Mauro Alovisio, ha partecipato alla consultazione online sulla violenza di genere, promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità.

consultazione violenza di genere

Riportiamo di seguito il contributo:

Domanda: quali fonti di dati, in aggiunta a quelli forniti dalle amministrazioni giudiziarie e sanitarie, dal servizio “1522” (numero di pubblica utilità contro la violenza di genere e lo stalking), dalle Forze dell’ordine e dai Centri antiviolenza, sono da considerare utili ai fini della costituzione della suddetta “Banca dati”?

Risposta: L’acquisizione dei dati sulle violenze di genere costituisce una tappa fondamentale per interpretare, comprendere, prevenire e contrastare il fenomeno.

Occorrerebbe disporre, nel rigoroso rispetto della normativa privacy, di dati aggiornati, interoperabili ed in open data e stipulare, a tal fine, protocolli di intesa con Università, Centri di ricerca per individuare anche le migliori best practice a livello nazionale, europeo e mondiale.

Occorrerebbe focalizzare gli sforzi sui dati raccolti dai Nuclei di prossimità della polizia municipale, della Polizia postale, Prefettura e dei Centri Antiviolenza, Ordini professionali, CUG e consiglieri di fiducia e approfondire i profili su dove e in quale contesto si siano verificati gli episodi di violenza di genere e quale sia il profilo sociologico degli autori delle violenze.

consultazione violenza genere1

Occorre inoltre fare sistema con tutte le associazioni del Terzo settore particolarmente attive sulle tematiche della violenza di genere.

Si ritiene strategico pubblicare, in un’ottica di trasparenza, anche i dati sui finanziamenti e sui Centri Antiviolenza.

Mauro Alovisio, presidente associazione Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea Torino

Open Government Partnership 2014-2016

Secondo Piano d’azione nazionale Open Government Partnership (OGP) 2014-2016

L’Open  Government  Partnership  (OGP)  è un’iniziativa  multilaterale  dei  Governi  per  la promozione di politiche innovative che rendano le istituzioni pubbliche più aperte e responsabili, realizzando la trasparenza della PA ‐ pubblica amministrazione,  la  lotta  alla  corruzione  e  i principi  della  democrazia  partecipata.  L’OGP  è nata nel 2011 ed è passata da 8 a 64 membri in tre  anni:  i  Governi,  sottoscrivendo  la Dichiarazione  sull’open government,  si impegnano a realizzare gli obiettivi dell’OGP attraverso  alcune  iniziative,  sintetizzate  in  un Piano d’azione, il cui contenuto è stabilito in modo partecipato con  la società civile.

open government

Le azioni di open government  previste nel primo Piano d’azione italiano includevano misure per la  trasparenza,  l’integrità,  la  semplificazione  e politiche  di open data  e a sostegno della collaborazione  e  partecipazione  dei  cittadini all’attuazione delle politiche pubbliche.

Il secondo Piano d’azione OGP è il risultato di un processo di collaborazione e partecipazione che ha  visto  rappresentanti  del  Dipartimento  della funzione  pubblica,  dell’Agenzia  per  l’Italia digitale  (AgID)  e  dell’Autorità  nazionale anticorruzione (A.N.AC.), confrontarsi e lavorare con rappresentanti del la società civile per l’elaborazione e la stesura del documento. Rappresentanti  della  società civile e delle PA hanno raccolto idee, opinioni, suggerimenti ed individuato criticità nelle aree considerate.  Le  aree  tematiche  su  cui  si  è sviluppata  la  discussione  sono:  partecipazione; trasparenzainnovazione  tecnologica integrità ed accountability.
Una bozza del Piano è stata pubblicata on line ed è stata attivata una consultazione pubblica al fine  di  ricevere  un feedback  da parte degli stakeholder della  PA  attraverso  il  portale Partecipa!. La consultazione si è svolta dal 4 al 21 novembre 2014 e ha visto la partecipazione di 40 utenti che hanno espresso 174 voti e 60 commenti.

Csig Ivrea Torino ha partecipato alla consultazione con i seguenti contributi del presidente Avv. Mauro Alovisio e della Dott.ssa Paola Chiesa:consultazione

– appurato che non sono risultate efficaci scadenze e ipotesi di sanzioni, occorre cambiare tattica e e strategia: proporre riduzioni fiscali ed incentivi per i comuni che rilasciano dati open data, possibilità di attivare borse di studio e convenzioni con Centri di ricerca e pubblicare on line i dati connessi ai servizi erogati e puntare al settore turistico e culturale per i quali saranno pianificati finanziamenti europei;
– prevedere un raccordo sinergico fra le varie iniziative di rilascio dei dati a livello dei Comuni con il coinvolgimento dell’Anci al fine di evitare frammentazioni, dispersione di risorse, ridondanze e duplicazioni;

– prevedere l’obbligo di pubblicare on line la cassetta degli attrezzi open data (iter, linee guida, policy, valutazione di impatto privacy, licenze) per il rilascio dei dati ai fini di promuovere la replicabilità delle best practice;

– prevedere la normalizzazione tecnica e l’armonizzazione funzionale di tutti i dati rilasciati dalle PA;

– prevedere l’istituzione di un “numero verde open data” a supporto di aziende e cittadini, per la segnalazione di reiterate inefficienze tecniche e/o funzionali riscontrate sui portali open data;

– attivare forme di consultazione on line e di ingaggio con la popolazione (anche sui social media) al fine di individuare i data set da pubblicare on line;

– prevedere all’interno delle organizzazioni l’obbligo di organizzare la giornata della trasparenza aperta alla cittadinanza, imprese e associazioni, altri enti pubblici con una specifica sessione sugli open data; illustrare le linee guida e policy in materia ed il rilascio dei dati con relativa pubblicazione on line dei report di sintesi e video con relativo form di commenti;

-promuovere concorsi di idee sugli open data nelle scuole;

– attivare partnership e convenzioni con le università e centri di ricerca.

A questo link si può trovare il secondo Piano d’azione OGP nazionale che è stato pubblicato nel dicembre 2014.

 

Contributo Csig alla consultazione online su La Buona Scuola

 Consultazione pubblica su La Buona Scuola

Csig, Centro Studi Informatica Giuridica di Ivrea-Torino, ha partecipato alla consultazione pubblica online “La Buona Scuola“, che è stata aperta dal 15 settembre al 15 novembre 2014.

labuonascuola

Qualche numero sulla partecipazione:

207.000 partecipanti online

200.000 partecipanti ai dibattiti sul territorio

1.800.000 partecipanti totali, online e offline

In particolare la consultazione ha avuto ad oggetto 12 punti, tra cui la formazione, l’innovazione, il sistema di valutazione degli insegnanti, il digitale, i dati, la trasparenza, le nuove alfabetizzazioni.

Nel nostro contributo abbiamo richiamato l’attenzione in particolare sui concetti di pari opportunità, bullismo, cyberbullismo, legalità, trasparenza.

Riportiamo il link al contributo di Csig Ivrea-Torino ed ai risultati della consultazione, con focus sul Piano di attuazione